Le Tripoline, a forma di nastro arricciato da un lato, fanno parte della famiglia delle paste secche lunghe e arricciate. Le loro origini geografiche possono essere fatte risalire ai territori campani.
La tradizione popolare vuole che questo formato sia stato creato in onore del re Vittorio Emanuele a Napoli.
La sua forma particolare fa sì che la parte arricciata trattenga maggiormente il condimento rispetto alla parte liscia. Una caratteristica di tutte le paste arricciate è che, una volta cotte, le due superfici abbiano una differente consistenza.
Le Tripoline sono ottime nella preparazione di paste asciutte con ragù di carne. Tra i condimenti consigliati è necessario annoverare tutti quelli dai sapori forti e decisi come i sughi preparati con carni di cacciagione e rigaglie.
Disponibili in confezione da 500 g.
All’inizio non è stato facile. Sapevo preparare solo i piatti che mi aveva insegnato mia madre ma poi, guardando quello che facevano gli chef, ho imparato la tecnica e i segreti per cucinare secondo la tradizione, ma in modo nuovo. Ho capito che per cucinare bene, l’ingrediente più importante è l’amore e la cura che si mette nel realizzare la ricetta. Ora mi diverto anche a sperimentare e talvolta è proprio la materia prima a suggerirmi l’idea per una nuova preparazione o un diverso accostamento. Un ortaggio o un pesce al mercato mi fanno venire un’idea o un nuovo abbinamento.
Tratto dal libro Pasta d’Autore - Franco e Angela Ricatti
L'origine dei Fedelini è da far risalire ai territori liguri della provincia di Savona a partire dal XIV secolo quando si cominciano a fabbricare i macharoni e tria, chiamati anche fidej, la cui caratteristica è quella di essere sottilissimi, caratteristica che ancora oggi li distingue dagli Spaghetti.
I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Fedelini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.
Disponibili in confezione da 500 g.