Sono originari della Campania ed appartengono alla famiglia delle paste cortissime a taglio dritto.
Anticamente i Fusilli venivano prodotti a mano secondo un metodo tramandato di madre in figlia. Si trattava di attorcigliare, con gesto rapidissimo e mani esperte, uno spaghetto intorno ad un ferro da calza, il tipo di abilità ricordava molto quello delle filatrici e infatti il termine "fusillo" deriva da "fuso", lo strumento che le filatrici utilizzavano.
Sono particolarmente gustosi nelle preparazioni sia con sughi di carne che di pesce o con condimenti a base di ricotta. Ottimi anche se conditi con sughi vegetali con salsa di pomodoro e l'aggiunta di peperoni, melanzane, olive e capperi.
Disponibili in confezione da 500 g e 3 kg.
Prendiamo esempio dalla pasta, perché da buon campano è la cosa più importante prima del caffè. Basta vedere la “sua” pasta e patate: 25, sì venticinque formati di pasta differenti e altrettante cotture, per ottenere indubbiamente un piccolo capolavoro di stile e di presentazione. Una specie di “mischiata” al cubo, la famosa pasta ottenuta con i vari avanzi di paste secche di vari formati...
Tratto dal libro Pasta Damare - Nino Di Costanzo
L'origine dei Fedelini è da far risalire ai territori liguri della provincia di Savona a partire dal XIV secolo quando si cominciano a fabbricare i macharoni e tria, chiamati anche fidej, la cui caratteristica è quella di essere sottilissimi, caratteristica che ancora oggi li distingue dagli Spaghetti.
I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Fedelini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.
Disponibili in confezione da 500 g.