Aglio Orsino: curiosità e utilizzi in cucina
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Aglio Orsino: curiosità e utilizzi in cucina

Da dove deriva il nome “Orsino”?

Dietro il suo nome c’è una leggenda, nei boschi europei nasce spontaneamente un aglio selvatico. Gli orsi ne sono ghiotti,  è il primo alimento che cercano appena usciti dal letargo.
Così, per disintossicare l’intestino e rimettersi in forma. Nasce da qui il nome “Aglio Orsino” che indica una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Liliacee e al genere Allium. L’aglio degli orsi è simile all’aglio comune, ma ha foglie più sottili e un sapore più delicato.

È un alimento ricco di vitamine e minerali.
Ha spiccate proprietà antibiotiche, antimicotiche e veniva usato dalle legioni romane come vermifugo.
Nell’antichità, l’Aglio Orsino veniva usato abitualmente come il comune aglio di cui è la versione selvatica.

Diffusione e caratteristiche

E’ una pianta diffusa in tutta Europa (Sardegna esclusa) e cresce dal livello del mare fino ai 1500 metri di quota. Sia che cresca nel piano che in montagna, nei boschi di latifoglie, predilige le zone ombreggiate e ricche d’acqua.
Non ha un vero e proprio fusto. Dal suo bulbo, in primavera, crescono le foglie, lanceolate, lucide sopra e opache sotto, di un bel verde brillante e con un lungo picciolo.
Se vengono spezzate, odorano di aglio.

Sempre dal bulbo, accanto alle foglie, escono anche gli steli dei fiori, bianchi, a forma di stella e con un lungo peduncolo con cui si affacciano sopra alle foglie. Prima di aprirsi, i fiori sono chiusi all’interno di una brattea dalla consistenza cartacea, a forma di spada. La pianta dell’Aglio Orsino ha un’altezza compresa tra i 15 e i 30 cm e le foglie sono larghe tra 3 e 6 cm.

L’Aglio Orsino in cucina!

È una specie totalmente commestibile, in tutte le sue parti: bulbo, foglie e fiori.
Consigliamo di non estirpare il piccolo bulbo. Limitiamoci a raccogliere una sola foglia da ogni pianta, ciò gli permetterà di sopportare il taglio, di portare i semi a maturazione e quindi di concludere il suo ciclo vitale. In questo modo potremo raccoglierla anche negli anni a venire.

Un’avvertenza importante!

Bisogna essere sicuri di ciò che si raccoglie. Sono sempre possibili confusioni con specie tossiche o velenose, come il colchico o il mughetto.
È sempre meglio rivolgersi a un botanico o a un agronomo che possa controllare il nostro raccolto.
Se non siete pratici, un metodo sicuro è quello di acquistare i semi e coltivare l’Aglio Orsino in vaso, o in piena terra se avete un giardino o un orto.
Se intendete coltivarlo, abbiate l’accortezza di sistemarlo in una zona abbastanza ombrosa.
E se siete ancora dubbiosi, potete acquistare l’Aglio Orsino da alcuni fruttivendoli o nei mercati rionali.

È una pianta che si può consumare sia cruda che cotta. Le foglie dal lungo peduncolo si possono tritare e utilizzare per insaporire le insalate, piatti di pesce, piatti di carne, omelettes, stufati ecc.
In tutti quei casi in cui si voglia dare ai piatti un gusto di aglio molto delicato.
È l’ideale per aromatizzare le minestre o per insaporire il burro o insieme alla ricotta.
Un accostamento molto riuscito è quello con la pasta. Sostituite il basilico con l’Aglio Orsino e otterrete un pesto dal gusto molto delicato.

La ricetta del pesto di aglio orsino

Ingredienti:
200 grammi di foglie di aglio orsino, a crudo, o scottato (in questo modo il sapore è ancora più delicato)
100 gr di olio
50 gr di parmigiano o pecorino grattugiato
20 gr di pinoli, oppure tutti i tipi di frutta secca: noci, mandorle, anacardi, pistacchi, ecc
sale e pepe se gradito

Frullate tutti gli ingredienti insieme e conditeci la pasta.

Qui trovate una ricetta straordinaria!