Crude o cotte, secche o fresche, le fave sono un alimento che si adatta a svariate ricette e i cui benefici le rendono un alimento importante sulle tavole di tanti italiani. Esse rappresentano, innanzitutto, un caposaldo delle diete vegetariane e vegane, grazie al loro ricco apporto di amido, fibre, vitamine e proteine. Oltre a ciò, un altro fattore che gioca in favore delle fave è l’alto tasso di sostenibilità, viste le scarse “pretese” in termini di fabbisogno idrico e resistenza ai parassiti che le piantagioni necessitano.
Il condizionale è d’obbligo quando si toccano argomenti così delicati, tuttavia è stato scientificamente dimostrato come le fave contengano, in concentrazioni molto variabili, la levodopa, ovvero il farmaco che si utilizza contro il morbo di Parkinson. Ragion per cui è stato successivamente osservato come il consumo del legume da parte di pazienti affetti da tale malattia neurodegenerativa abbia ad essi giovato. È doveroso ribadire come non vi siano ancora dimostrazioni inconfutabili su tali effetti benefici, tuttavia è indubbio come la fava stia diventando nel corso degli anni un osservato speciale di medici e ricercatori.
La già citata versatilità delle fave le rende un piatto adatto a tutte le stagioni. Dato l’arrivo dei mesi più caldi, ci si può rifare ad alcune ricette più “primaverili”, come il riadattamento di un piatto tipico della tradizione culinaria romana, la carbonara, con le fave al posto delle uova. Oppure, un altro grande classico come gli spaghetti alla chitarra, possono essere conditi con sugo di pomodoro e fave sbollentate. Un po’ di cipolla, salvia, pepe, e un filo d’olio a conclusione renderanno ancora più saporito un piatto ideale per la bella stagione ormai alle porte.