Gli “spaghetti napolitan”, una ricetta yoshoku della cucina giapponese
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Gli “spaghetti napolitan”, una ricetta yoshoku della cucina giapponese

Yoshoku, ricette che derivano da piatti occidentali

Gli spaghetti napolitan, un piatto tipico della cucina giapponese, e nello specifico quella yoshoku, che di napoletano tuttavia ha ben poco. La cucina, si sa, si basa anche e soprattutto su influenze culturali estere. In Giappone esiste un termine specifico, yoshoku appunto, per indicare l’insieme di ricette che derivano da piatti occidentali. Identikit che corrisponde a quello degli spaghetti napolitan la cui ricetta, tuttavia, contiene un ingrediente che potrebbe fare storcere il naso ai più: il ketchup.

La cucina giapponese rielaborata, la storia degli spaghetti napolitan

La storia degli spaghetti napolitan rappresenta a pieno il concetto di yoshoku. Essi vennero infatti cucinati per la prima volta da un cuoco giapponese, Shigetada Irie, chef del Hotel New Grand di Yokohama. Siamo nel secolo scorso, la seconda guerra mondiale si è da poco conclusa, e alcune truppe americane erano ancora impiegate in Oriente. Tra di esse, il generale McArthur che, ospite della struttura di Yokohama, venne “omaggiato” di un piatto che ricalcava la tradizione culinaria occidentale, prendendo spunto dalle razioni dei soldati americani

La ricetta, nella versione americana

La ricetta degli spaghetti napolitan, a discolpa dello chef Irie, non presentava inizialmente il ketchup, ma i più canonici pomodori in scatola. Fu la loro rarità in Giappone, che costrinse al cambio di ingredienti. Per prima cosa si tagliuzzano mezza cipolla, quattro fette di prosciutto, un peperone verde (rimosso delle estremità), e si tritano aglio e prezzemolo (le dosi sono per una persona) Dopo avere messo a bollire l’acqua per la pasta si accende il fuoco anche sotto ad una padella dove, insieme all’olio d’oliva, si aggiungono le cipolle. Esse vanno lasciate cuocere a fuoco medio fino alla loro doratura. Si aggiunge l’aglio, il prosciutto e 5 funghi champignon. Poi il peperone ed infine tre cucchiai del “famigerato” ketchup. Si mescola il tutto e, una volta cotta la pasta, la si unisce alla salsa, aggiungendo un po’ di burro e parmigiano.