Dall’Egitto all’Oriente, la storia delle lenticchie
Le lenticchie sono uno dei legumi più antichi coltivati dall’uomo, dalle numerose proprietà benefiche. Già nell’Antico Egitto venivano consumate e offerte nelle tombe dei faraoni come simbolo di prosperità. Anche i Greci e i Romani le apprezzavano, considerandole un alimento nutriente e al contempo economico. Nel Medioevo divennero un pilastro della dieta più povera e contadina, e ancora oggi sono diffuse in tutto il mondo, con un ruolo centrale nella cucina mediterranea ma anche in quella asiatica.
Le proprietà e i benefici delle lenticchie
Le lenticchie presentano molte proprietà benefiche, tra le quali una fonte eccellente di proteine vegetali, fibre e minerali essenziali come ferro, potassio, magnesio e zinco. Contengono anche vitamine del gruppo B, che sono fondamentali per il metabolismo energetico. Grazie al loro alto contenuto di fibre, favoriscono poi la digestione e aiutano a controllare il livello di zuccheri nel sangue, rendendole particolarmente indicate per chi soffre di diabete. Inoltre, hanno un basso contenuto di grassi e sono prive di colesterolo, contribuendo alla salute cardiovascolare.
Descrivere il tratto di un carattere con la pasta
Per preparare la classica ricetta di pasta e lenticchie, si inizia facendo soffriggere in una pentola un trito di cipolla, carota e sedano con un filo d’olio extravergine d’oliva. Si aggiungono 200 g di lenticchie secche (precedentemente sciacquate) e si copre con un litro di brodo vegetale. Si fa cuocere a fuoco medio per circa 30 minuti, finché le lenticchie saranno tenere. A questo punto, si versano 200 g di pasta (preferibilmente corta, tubetti o ditalini) direttamente nella pentola e si continua la cottura aggiungendo brodo se necessario. Si regolano sale e pepe, poi si serve ben calda con un filo d’olio e, se gradita, una spolverata di parmigiano.