Un giorno solo non basta: ecco perchè il nostro World Pasta Day diventa WEEK!
Tutti gli articoli

Un giorno solo non basta: ecco perchè il nostro World Pasta Day diventa WEEK!

World Pasta Week: la celebrazione della pasta firmata De Cecco

Il 25 ottobre si avvicina e con esso il World Pasta Day, un evento che celebra uno dei pilastri della cucina italiana: la pasta. Per rendere omaggio a questo alimento iconico,

De Cecco ha lanciato la World Pasta Week, che nel 2024 è alla sua seconda edizione.
Una settimana interamente dedicata alla pasta, ricca di contenuti stimolanti, ricette deliziose e consigli nutrizionali. Un’occasione imperdibile per tutti gli amanti della cucina italiana!

De Cecco invita tutti a scoprire il mondo della pasta in modo nuovo e creativo, attraverso il racconto delle varietà e versatilità della pasta.
Durante questa settimana, i social media di De Cecco si animeranno con ricette squisite realizzate da chef e creator d’eccezione e consigli sulla nutrizione da parte di esperti sulla nutrizione che condivideranno idee e raccomandazioni su come integrare la pasta in una dieta equilibrata, evidenziando i benefici delle diverse tipologie di pasta.

La World Pasta Week è molto più di una semplice celebrazione di un alimento; è un richiamo alla tradizione, alla creatività e alla comunità. Unisciti a questa settimana di festeggiamenti e preparati a lasciarti ispirare da De Cecco!
Non perdere l’opportunità di scoprire nuovi piatti, arricchire le tue conoscenze e, soprattutto, divertirti in cucina. La pasta ti aspetta per essere celebrata in grande stile!

“World Pasta Day”, una celebrazione allargata a tutto il mondo

Tanto famosa ed apprezzata da avere un giorno appositamente dedicato: il “World Pasta Day” celebra l’alimento principe della dieta mediterranea ed italiana. Un evento istituito proprio nel nostro paese, a Roma, per volontà dell’Unione Italiana Food insieme all’International Pasta Organisation (IPO) ormai nel lontano 1998. L’inglesismo posto nel nome della ricorrenza è l’ennesima dimostrazione di come la pasta abbia ormai travalicato i confini del Belpaese per approdare sulle tavole di tutto il mondo. Gli ultimi dati raccolti, infatti, sottolineano la voracità e l’acquolina in bocca che dai quattro angoli della Terra un piatto di pasta è capace di provocare.

In dieci anni, raddoppiati i consumi di pasta

Proprio l’Unione Italiana Food ha redatto gli ultimi dati disponibili sul tema, registrando un raddoppio in dieci anni nei consumi della pasta. Si è passati dai 9 ai 17 milioni di tonnellate del 2022. Gli italiani, come prevedibile, rimangono i più grandi consumatori di pasta, con una media di circa 23 chili annui pro capite. Tuttavia, a riprova del successo di questo prodotto all’estero, ben più della metà della produzione interna al Paese è poi destinata all’esportazione: addirittura il 61%.

Curiosità sulla pasta

Integrale o all’uovo, di semola o senza glutine. E poi i vari formati, lunga, corta, rigata oppure no. Solo in Italia si calcolano oltre 300 tipi di pasta ma il numero, considerando le varianti estere, si stima sia ben più alto. Eppure, strano a dirlo, si ipotizza che i primi formati di pasta fossero in realtà i ravioli e le lasagne. Dei primi, ne parlava già il commediografo Aristofane nel V secolo a.C. (a scriverlo è l’enciclopedia Treccani), mentre al tempo dei Romani venivano citate le “lagane”, qualcosa di molto simile, anche per assonanza, alle moderne lasagne. Un’altra curiosità riguarda le prime tracce della pasta secca in Italia, che invece venne portata nel IX secolo dagli Arabi. Mentre in origine veniva consumata prettamente fresca, furono i popoli dell’Africa settentrionale i primi ad asporla al calore, per questioni di conservazione. Essa arrivò in Sicilia, per poi diffondersi ed arrivare, ancora oggi, ad essere consumata in tutto il mondo.