De Cecco partner di Festa a Vico 2015

De Cecco firma anche quest’anno Festa a Vico, una delle più importanti manifestazioni enogastronomiche italiane, dedicata all’eccellenza della nostra cucina e a quel Made in Italy del gusto che accompagna gli chef nella loro ricerca e nei loro menù.
L’edizione 2015 interessa diverse location – tutte più che suggestive – nel Comune di Vico Equense, dal 7 al 9 giugno 2015. Il titolo scelto per la Festa di quest’anno è “Il ritorno delle mani amiche”.
«Il tema di questa edizione» spiega il patron della manifestazione Gennaro Esposito, chef stellato da anni legato a De Cecco «vuole raccontare concretamente come nei piatti ci siano pezzi di storie di vita, che parlano il linguaggio del quotidiano, una composta di gesti e di stati d’animo che poco hanno a che fare con tutte le retoriche che svolazzano intorno all’agroalimentare. E poiché si tratta di una festa, ci piace pensarla come un bus con decine di autisti e centinaia di passeggeri che invadono spiagge, piazze e vicoli di questo tratto di Costiera Sorrentina».
Questi “visitatori” di Festa a Vico sono decine e decine di chef emergenti e in carriera, una squadra di chef stellati di fama internazionale, decine di giornalisti e blogger di settore italiani e stranieri, produttori ed espositori scelti dal mondo del food and beverage, e sopratutto un pubblico di appassionati e curiosi che si conta a centinaia. Tutti impegnati a preparare o degustare per tre giorni piatti di alta cucina a base di pasta De Cecco, con tanti formati diversi, compreso l’ultimo nato, i Fusilli giganti n. 234.
Lo storico Pastificio di Fara San Martino è infatti presente da anni con i propri stand a Festa a Vico, in qualità di main partner di questa seguitissima manifestazione che esalta la creatività in cucina a base di prodotti unici. Un “credo” di cui il Gruppo De Cecco può ben dirsi ambasciatore in tutto il mondo: gli alti standard qualitativi De Cecco esaltano infatti il Made in Italy tra i segmenti premium dell’universo Food, dalle cucine delle famiglie italiane fino a quelle dell’alta ristorazione mondiale. Perché di De Cecco ce n’è una sola.