Gennaro Esposito, 2 stelle michelin, ma sembra “il cuoco della porta accanto”… quello a cui busserei quando finisco le uova!
La Torre del Saracino a Vico Equense è il suo regno. Parlo di 2 stelle di bontà, gusto pieno, ingredienti come si dice “del territorio” cercati, selezionati, voluti. Ho avuto la fortuna di assaggiare le sue ricette qualche anno fa e ho ritrovato tutta la bontà dei sapori della mia casa di Castrovillari, niente di chic-e-snob, ma la maestria di essere perfettamente semplici, quasi assoluti.
Quindi quando ho ricevuto l’invito di De Cecco ad una degustazione di pasta guidata da Gennaro, non ho potuto resistere. Gennaro usa pasta De Cecco nel suo ristorante, un motivo ci sarà mi sono detta, andiamo a sentire.
Ci ha accolto così: zuppa di arance, peperone verde ripieno, calamaro e bottarga di muggine a destra, acqua di pomodoro e ostrica, tonnetto, melanzana a scapece a sinistra.
E poi? Ha iniziato a raccontare..
Di cosa è fatto uno spaghetto? acqua + semola di grano duro. Ricetta semplice. La riuscita dipende allora dalla qualità degli ingredienti e dalla lavorazione, soprattutto in fase di essicazione. E qui dove De Cecco insiste utilizzando solo semola a grana grossa di grano duro di alta qualità (14%-15% di proteine), un proprio mulino, una propria acqua di fonte e una lenta essicazione a bassa temperatura… continua a leggere l’articolo di Maria Greco Naccarato su Kitchen in The City, appunti di cucina urbana.