PASTA DE CECCO ENTRA NELLA UNIONE IMPRESE CENTENARIE ITALIANE

Dallo scorso ottobre è stata inserita nel registro dei Marchi Storici di Interesse Nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico

La Unione Imprese Centenarie Italiane (con sede a Firenze) accoglie un nuovo associato: si tratta di Pasta De Cecco, la cui storia inizia nel lontano 1886 in Abruzzo, a Fara San Martino, alle falde della Maiella, Geoparco naturale, Patrimonio dell’Umanità Unesco.
“La qualità superiore della pasta De Cecco è il naturale risultato di oltre 135 anni di impegno, passione e rispetto di regole tramandateci dai nostri predecessori, di padre in figlio – afferma l’attuale titolare Filippo Antonio De Cecco – Dal 1886 la produciamo con massima dedizione unendo la sapienza dell’antica arte pastaia, alle garanzie di un moderno processo industriale: un impegno che ci ha portato a rifiutare da sempre qualsiasi compromesso che possa anche minimamente lederne la qualità”.
Con l’ingresso di Pasta De Cecco 1886 diventano 40 gli associati della Unione Imprese Centenarie Italiane, appartenenti a 11 Regioni d’Italia.

Il Ministero dello Sviluppo Economico qualche mese fa ha annoverato la De Cecco nel recente registro dei marchi storici, facendone il primo pastificio di pasta secca a potersi fregiare del riconoscimento di “Marchio Storico di interesse nazionale”.

E da qualche anno per De Cecco, in occasione del 130° anniversario della nascita del pastificio, lo stesso Ministero Italiano dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo celebrativo dedicato alla sua storia, cosa mai accaduta prima a nessun altro pastificio italiano.

Nel piccolo borgo di Fara San Martino don Nicola De Cecco produceva già nel 1831 nel suo mulino in pietra “la miglior farina del contado”. Suo figlio Filippo Giovanni eredita la passione per questo lavoro e, dotato com’è di particolare spirito imprenditoriale, amplia l’attività alla produzione di pasta dando vita nel 1886, al Pastificio De Cecco.
Nel 1889 Filippo De Cecco ebbe un’intuizione epocale, quella di mettere in funzione il primo impianto di essiccazione artificiale ad aria calda: è un’invenzione che fa storia, riportata anche dall’Enciclopedia Treccani. Tutto il processo diventa più controllato, igienicamente sicuro e non più legato alle bizze del tempo: insomma si gettarono le basi per produrla in modo continuativo aumentandone anche la durata di conservazione, cosa che ha consentito di cominciare a esportarla.
E infatti già nel 1893 la pasta De Cecco viene premiata negli USA in occasione dell’Esposizione Universale di Chicago, ‘per la struttura superiore, il colore e la tenacità dopo la cottura’. Ma con De Cecco non era soltanto la pasta a valicare i confini della nostra nazione: fra gli antesignani del fenomeno Made in Italy, Filippo De Cecco promuoveva l’identità di un Paese ricco di cultura e votato a una produzione di alta qualità.
È iniziato in questo modo il processo di internazionalizzazione dell’azienda, con il quale De Cecco ha portato la cultura della pasta italiana in America, in Russia ed in Giappone, fino ad essere oggi presente in oltre 100 Paesi ed a diventare il terzo produttore di pasta al mondo.
De Cecco ha avuto inoltre la capacità di diversificare l’offerta commerciale con l’olio extravergine di oliva, i risi, i derivati del pomodoro, i sughi pronti griffati dallo chef – tre stelle Michelin – Heinz Beck, fino ai prodotti da forno, tutti caratterizzati dall’alta qualità che contraddistingue ogni prodotto De Cecco.

In oltre 135 anni sono stati molti i cambiamenti che hanno contrassegnato il successo della De Cecco, ma immutata è rimasta la volontà di tramandare, salvaguardare e consolidare i principi produttivi del fondatore: miscela di grani pregiati, utilizzo di semola fresca dal proprio mulino miscelata con acqua fredda di sorgente, trafile ruvide, essiccazione lenta a bassa temperatura e controllo costante della qualità, tutti fattori che la De Cecco conserva inalterati nel tempo per dare origine ad una pasta di qualità superiore che preserva il gusto e l’alto valore nutritivo.
Non bastasse il giudizio del palato, la qualità della pasta De Cecco è anche certificata: la società norvegese DNV (Det Norske Veritas), attesta infatti il rispetto di sette specifici parametri tra cui, ad esempio, i tempi di essiccazione tra le 18 e le 36 ore.
Tutti principi inviolabili difesi e applicati ai nostri giorni dai discendenti del fondatore: oggi, come allora, tutto nasce da una fortissima passione e dall’instancabile ricerca della qualità senza compromessi, ed è per questo che di De Cecco ce n’è una sola.

https://www.uicitalia.org/