I Garganelli, il cui nome ricorda l'esofago del pollo che in dialetto romagnolo viene detto "garganel", sono corti maccheroni rigati e appuntiti, con le estremità tagliate in sbieco, che si ottengono grazie a un utensile detto pettine, simile a un telaio, composto da due assicelle parallele unite per mezzo di listerelle di canna.
La tipica rigatura si otteneva tradizionalmente grazie ad un telaio di canne chiamato "pettine" su cui si faceva scorrere il lato esterno della sfoglia.
Il modo migliore per gustarne l'impasto è di accompagnarli con un bel sugo di lepre o con un bel guazzetto a base di pancetta tritata e piselli.
Disponibili in confezione da 250 g.
All’inizio non è stato facile. Sapevo preparare solo i piatti che mi aveva insegnato mia madre ma poi, guardando quello che facevano gli chef, ho imparato la tecnica e i segreti per cucinare secondo la tradizione, ma in modo nuovo. Ho capito che per cucinare bene, l’ingrediente più importante è l’amore e la cura che si mette nel realizzare la ricetta. Ora mi diverto anche a sperimentare e talvolta è proprio la materia prima a suggerirmi l’idea per una nuova preparazione o un diverso accostamento. Un ortaggio o un pesce al mercato mi fanno venire un’idea o un nuovo abbinamento.
Tratto dal libro Pasta d’Autore - Franco e Angela Ricatti