Penne a Candela n° 340

Le Penne a Candela sono una gustosa variante delle classiche Penne Lisce particolarmente diffuse nel sud Italia.

Sono caratterizzate da uno spessore e diamentro molto maggiori (quelli delle Candele da cui prendono il nome appunto) e, grazie alla loro dimensione, riescono a trattenere al meglio i condimenti.

L’assenza di rigature è compensata da una sorprendente morbidezza, che regala al palato sensazioni sublimi. Delicate e raffinate, esaltano al massimo aromi, sapori e profumi.

Il termine Penne fa riferimento, nella lingua italiana, alla penna d'oca anticamente utilizzata per scrivere e che veniva tagliata di sbieco per ottenere una punta dal tratto sottile. Il formato, ottenuto da un tubo di pasta, liscio o rigato, di lunghezza variabile, presenta il caratteristico taglio diagonale tipico della penna da scrittura.

Le Penne sono uno dei pochi formati di pasta con una data di nascita certa: nel 1865, infatti, un pastaio originario di San Martino d'Albaro (Genova), Giovanni Battista Capurro, chiese ed ottenne un brevetto per una macchina tagliatrice diagonale. Il brevetto era importante perchè consentiva di tagliare a forma di penna la pasta fresca senza schiacciarla, in formato variabile fra i 3 e i 5 centimetri (mezze penne o penne). Si legge nel documento conservato all’Archivio Centrale dello Stato di Roma: “Fino al giorno d'oggi non si poteva ottenere il taglio diagonale che colle forbici a mano, metodo che oltre a riuscire troppo lento e dispendioso presentava l'inconveniente di produrre un taglio irregolare e di schiacciare le paste".

Le Penne a Candela sono particolarmente indicate per la preparazione di pasticci al forno ma possono essere usate anche per ottime paste asciutte condite con sughi di carne o vegetali a base di salsa di pomodoro e con l'aggiunta di peperoni, zucchine, melanzane, olive e capperi.

Disponibili in confezione da 500 g.

  • Cottura: 12 min - Al dente: 10 min
Penne a Candela n° 340


    #AllaDeCecco

    Puglia fa rima con sole, serenità e allegria.

    Che si possono ritrovare anche in un piatto di orecchiette o “strascinati” con le cime di rapa, che accolgono tutto il gusto della tradizione e il piacere di stare a tavola.

    Vivere #AllaDeCecco vuol dire assaporare ingredienti, profumi, suoni, paesaggi.
    E per la pasta scegliere solo De Cecco.



    Lei ama smisuratamente la pasta in tutti i suoi generi, la ama per la sua versatilità e completezza, ama la pasta lunga per i sughi e la pasta corta per le zuppe, insomma è una vera cultrice della pasta. Pasta che scandisce la sua vita professionale, ma anche quella familiare.
    Tratto dal libro Pasta Damare - Antonella Ricci & Vinod Sookar
    play

    Il nostro metodo

    Attenzione, cura, esperienza, qualità in ogni fase: dal nostro mulino alla tua tavola

    La selezione del grano

    Scegliere materie prime eccellenti è il primo passo, il più importante, per creare una pasta unica.
    grano

    La molitura

    Siamo mugnai da quasi due secoli: già nel 1831 don Nicola De Cecco produceva nel suo mulino la "miglior farina del contado". Ancora oggi maciniamo tutto il grano nel mulino accanto al pastificio, che è sempre avvolto da un intenso e piacevole profumo.
    molitura

    L' impasto

    L' acqua fredda e l' impasto a una temperatura inferiore ai 15 gradi: due dettagli che ci permettono di ottenere una pasta che rispetta la materia prima.
    impastamento

    La trafilatura

    Se grazie alla trafilatura la pasta prende forma, è la trafila ruvida a regalare alla nostra pasta quella porosità unica capace di catturare ogni condimento. Questa è una delle particolari procedure che abbiamo scelto con grande orgoglio.
    trafilatura

    L'essiccazione

    Un altro dei segreti della nostra pasta è l'essiccazione lenta e a bassa temperatura. È il nostro modo di preservare intatte le caratteristiche organolettiche del grano.
    essiccazione



    Potrebbe interessarti anche

    Capellini n° 9

    I Capellini, dal nome evocativo e dalla consistenza leggerissima, hanno la loro origine contesa tra i territori di Genova, del napoletano e della Ciociaria. Sono un formato tra i più sottili nelle paste lunghe a nido.

    Persino il nome dei Capellini richiama la caratteristica sottigliezza di questo formato consigliato nella dieta dei bambini dai 9 mesi in su, in modo da abituare i più piccoli ai cibi dei grandi.

    I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Capellini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.

    Disponibili in confezione da 500 g.

    Vai al prodotto