Le Orecchiette, dette anche "strascicati" o "strascinati", sono il formato di pasta più tipico della cucina pugliese. La forma è a disco rotondo leggermente incavato al centro.
Nella tradizione gastronomica pugliese della pasta fatta in casa, le orecchiette si facevano con farina bianca, semola di grano duro ed acqua. Una volta in piccoli pezzi di pasta, "si strascinavano" con la punta di un coltello per ottenere una specie di conchiglietta, poi rovesciata all'indietro con la punta del pollice.
Nella ricetta tradizionale pugliese le orecchiette si lessano insieme a broccoletti o patate e si servono con un sugo di pomodoro e pecorino o con aglio e olio.
Sono anche conosciute come "Recchie" e accompagnate da ragù di verdure o ragù di agnello e ricotta.
Disponibili in confezione da 500 g e 3 kg.
All’inizio non è stato facile. Sapevo preparare solo i piatti che mi aveva insegnato mia madre ma poi, guardando quello che facevano gli chef, ho imparato la tecnica e i segreti per cucinare secondo la tradizione, ma in modo nuovo. Ho capito che per cucinare bene, l’ingrediente più importante è l’amore e la cura che si mette nel realizzare la ricetta. Ora mi diverto anche a sperimentare e talvolta è proprio la materia prima a suggerirmi l’idea per una nuova preparazione o un diverso accostamento. Un ortaggio o un pesce al mercato mi fanno venire un’idea o un nuovo abbinamento.
Tratto dal libro Pasta d’Autore - Franco e Angela Ricatti
L'origine dei Fedelini è da far risalire ai territori liguri della provincia di Savona a partire dal XIV secolo quando si cominciano a fabbricare i macharoni e tria, chiamati anche fidej, la cui caratteristica è quella di essere sottilissimi, caratteristica che ancora oggi li distingue dagli Spaghetti.
I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Fedelini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.
Disponibili in confezione da 500 g.