Tra le innumerevoli versioni del maccherone, sembra che i Sedani siano nati a Napoli in forma liscia con il nome di "denti di elefante" per poi acquisire in seguito la rigatura simile alle coste del sedano, secondo alcuni dalla Toscana, soppiantando di fatto il nome originario.
I Sedani Rigati si accostano bene a condimenti elaborati come ragù di carne e funghi, o di salsiccia, ma risultano ottimi anche se nella preparazione di pasticci al forno o semplici al pomodoro e basilico.
Disponibili in confezione da 500 g e 3 kg.
Noi italiani saremo sempre avanti agli chef stranieri almeno sulla pasta, perché sappiamo valutarne l’importanza, ne abbiamo rispetto e sappiamo realizzare il giusto abbinamento a seconda del formato e della stagione.
Siamo esperti e consapevoli di avere di fronte un ingrediente non meno nobile di alcun altro ingrediente e con il quale si può arrivare a creare anche dei veri capolavori.
Tratto dal libro Pasta Damare - Fabio Baldassarre
L'origine dei Fedelini è da far risalire ai territori liguri della provincia di Savona a partire dal XIV secolo quando si cominciano a fabbricare i macharoni e tria, chiamati anche fidej, la cui caratteristica è quella di essere sottilissimi, caratteristica che ancora oggi li distingue dagli Spaghetti.
I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Fedelini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.
Disponibili in confezione da 500 g.