Alfabeto n° 673 all'uovo

L'Alfabeto appartiene alla famiglia delle pastine minute da cucinare in brodo.

Sicuramente inventato per colpire la fantasia dei bambini, abituali consumatori di pappe e minestrine, per cominciare ad elargire le prime nozioni di lettura.

È indicato soprattutto nella preparazione di minestre chiare, come brodi o consommè, arricchite anche con crostini di pane o verdure tagliate a striscioline sottili.

Si può abbinare anche a minestre legate come creme e vellutate.

Disponibile in confezione da 250 g.

  • Cottura: 5 min
Alfabeto n° 673 all'uovo


    #AllaDeCecco

    La nostra capitale è bella in ogni sua parte.

    Regala scorci straordinari che magari scopri dietro l’angolo di casa, caratteristici come i suoni dei vicoli e i profumi della tradizione gastronomica. Il tutto racchiuso in un piatto di maccheroni alla Ricotta Romana DOP che ci fanno sentire ancora più affezionati a Roma.

    Vivere #AllaDeCecco vuol dire assaporare ingredienti, profumi, suoni, paesaggi.
    E per la pasta scegliere solo De Cecco.



    Il suo primo preferito? "Gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino. Una ricetta facile, dove la pasta è la vera protagonista del piatto e il suo gusto si esprime al massimo, affiancato e non sminuito da sapori genuini ed italiani come l’aglio, il peperoncino e l’olio extravergine d’oliva".
    Tratto dal libro Pasta Damare - Claudio Sadler
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    Il nostro metodo

    Attenzione, cura, esperienza, qualità in ogni fase: dal nostro mulino alla tua tavola

    La selezione del grano

    Scegliere materie prime eccellenti è il primo passo, il più importante, per creare una pasta unica.
    grano

    La molitura

    Siamo mugnai da quasi due secoli: già nel 1831 don Nicola De Cecco produceva nel suo mulino la "miglior farina del contado". Ancora oggi maciniamo tutto il grano nel mulino accanto al pastificio, che è sempre avvolto da un intenso e piacevole profumo.
    molitura

    L' impasto

    L' acqua fredda e l' impasto a una temperatura inferiore ai 15 gradi: due dettagli che ci permettono di ottenere una pasta che rispetta la materia prima.
    impastamento

    La trafilatura

    Se grazie alla trafilatura la pasta prende forma, è la trafila ruvida a regalare alla nostra pasta quella porosità unica capace di catturare ogni condimento. Questa è una delle particolari procedure che abbiamo scelto con grande orgoglio.
    trafilatura

    L'essiccazione

    Un altro dei segreti della nostra pasta è l'essiccazione lenta e a bassa temperatura. È il nostro modo di preservare intatte le caratteristiche organolettiche del grano.
    essiccazione



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    Secondo la tradizione contadina, questo formato nasce dal recupero dei ritagli avanzati dalle paste ripiene. Che i Taglierini nascano nel contesto "povero" della cucina rurale, come piatto semplice, è testimoniato da uno stralcio tratto dal ricettario "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" di Pellegrino Artusi, stampato per la prima volta nel 1891 a Firenze: "...il cappone per prima cosa veniva utilizzato per fare un buon brodo. Il brodo è un elemento fondamentale della cucina toscana nel quale se la cuoca di turno ne aveva la capacità, avrebbero navigato tortellini o cappelletti che dir si voglia, altrimenti si doveva ripiegare sui più semplici taglierini."

    Quella dei Taglierini non è solo storia nazionale, infatti in Giappone a Capodanno si mangiano Taglierini molto lunghi la cui lunghezza è simbolo di vita molto duratura e felice. Sempre legata a riti popolari è la tradizione coreana in cui, a dicembre, le popolazioni che vivono al nord del Paese mangiano dei taglierini di grano saraceno chiamati naengmyon, allo scopo di scacciare gli spiritelli dispettosi.

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    Disponibili in confezione da 250 g.

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