Sugo alle Verdure

Il peperone dolce di Altino unito al pomodoro italiano, melanzane, cipolle, carote e solo olio extra vergine di oliva e niente aromatizzanti: ecco come nasce il Sugo alle Verdure De Cecco, un’invitante ricetta ideata dal grande Chef Heinz Beck, fresca, gustosa e profumata. Altino è un piccolo paese della provincia di Chieti, raccolto su uno sperone roccioso che domina la Valle dell’Aventino. I peperoni caratteristici della zona sono di taglio piccolo, dolci, a corno, di un rosso intenso, chiamati nel dialetto locale “a cocce capammonte”, cioè a testa all’insù, perché questo peperone cresce verso l’alto. Nella cucina tradizionale viene utilizzato per una grande varietà di piatti, dagli antipasti, ai primi, ai secondi di carne e pesce. E’ importante ricordare che questo pregiato Peperone nasce nell’ “Oasi WWF di Serranella e Riserva Naturale Regionale, che si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione nei Comuni di Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro (CH). L’area si estende per circa 302 ettari (oltre altri 200 ettari di fascia di rispetto) nella bassa valle del Sangro alla confluenza con il fiume Aventino. Di origine artificiale, è diventata in breve tempo una palude ricca di vita e importante per la sosta degli uccelli migratori. Il Lago di Serranella grazie alla sua posizione prossima alla costa adriatica e alla confluenza fra i fiumi Sangro e Aventino è una delle aree più importanti per la sosta degli uccelli migratori dell’Italia centrale.” Fonte: https://www.wwf.it/dove-interveniamo/il-nostro-lavoro-in-italia/oasi/oasi-lago-di-serranella/

Sugo alle Verdure


    #AllaDeCecco

    A Ischia è impossibile annoiarsi!

    Il mare, le grotte di tufo, le case di campagna raccontano tante storie e sapori di una volta, come i "pummarulell" del piennolo esposti al sole, che addolciscono, con prelibati piatti di pasta, le calde estati e i mesi invernali.

    Vivere #AllaDeCecco vuol dire assaporare ingredienti, profumi, suoni, paesaggi.
    E per la pasta scegliere solo De Cecco.



    Bisogna dire che la forma della pasta influisce sul risultato di un piatto. Non è un capriccio, non nasce a caso, non è fine a se stessa, ma ha precise motivazioni in funzione della minore o maggiore compatibilità che la superficie e la struttura della pasta presenta nei confronti del tipo di sugo con cui deve congiungersi.
    Tratto dal libro Libro pasta - Leonardo Marco
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    Il nostro metodo

    Attenzione, cura, esperienza, qualità in ogni fase: dal nostro mulino alla tua tavola

    La selezione del grano

    Scegliere materie prime eccellenti è il primo passo, il più importante, per creare una pasta unica.
    grano

    La molitura

    Siamo mugnai da quasi due secoli: già nel 1831 don Nicola De Cecco produceva nel suo mulino la "miglior farina del contado". Ancora oggi maciniamo tutto il grano nel mulino accanto al pastificio, che è sempre avvolto da un intenso e piacevole profumo.
    molitura

    L' impasto

    L' acqua fredda e l' impasto a una temperatura inferiore ai 15 gradi: due dettagli che ci permettono di ottenere una pasta che rispetta la materia prima.
    impastamento

    La trafilatura

    Se grazie alla trafilatura la pasta prende forma, è la trafila ruvida a regalare alla nostra pasta quella porosità unica capace di catturare ogni condimento. Questa è una delle particolari procedure che abbiamo scelto con grande orgoglio.
    trafilatura

    L'essiccazione

    Un altro dei segreti della nostra pasta è l'essiccazione lenta e a bassa temperatura. È il nostro modo di preservare intatte le caratteristiche organolettiche del grano.
    essiccazione



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    Il Sugo alle Olive è naturalmente saporito e corposo, preparato solo con polpa di pomodoro prodotta in Italia, olio extra vergine di oliva, e senza l'aggiunta di aromatizzanti. Il connubio di Olive Taggiasche e olive verdi creano un bouquet armonioso di gusto, frutto del sapiente lavoro dello Chef Heinz Beck, ideale per un condimento semplice e squisito. L’oliva Taggiasca si chiama così perché fu portata a Taggia (IM) dai monaci benedettini di San Colombano e poi selezionata e diffusa. Nei secoli gli innesti di oliva Taggiasca furono diffusi in tutta Italia, anche se la coltivazione maggiore è sempre rimasta nella provincia di Imperia. Il frutto di questa varietà è molto tenero, gustoso e conferisce grande personalità alle ricette.
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