Intervista allo Chef stellato Heinz Beck
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Intervista allo Chef stellato Heinz Beck

“Ho scelto De Cecco, perchè mantiene una qualità costante nel tempo”

È tedesco, ma solo di nascita. L’ormai italianissimo, per cultura gastronomica e amore per la cucina, Heinz Beck è lo Chef artista con tre stelle Michelin in pugno che ha fatto de “La Pergola” un tempio contemporaneo alla divina cucina di casa nostra. E al suo curriculum “stellare” lo chef ha aggiunto altre due stelle nel 2022 col St. George by Heinz Beck, punto di riferimento a Taormina.
Da un po’ di tempo racconta le sue ricette De Cecco in show-cooking on line, che diventano tutorial per chi si cimenta ai fornelli con la voglia di mettere un po’ di stelle nel piatto.

È lui stesso un’eccellenza nel panorama mondiale della ristorazione, grazie al suo stile rigoroso coniugato con la fantasia appresa nel Belpaese. Ispirandosi alle tradizioni, cerca la migliore qualità nelle materie prime scelte perché ha a cuore la combinazione di salute e benessere che ben s’addice ai sempre più esigenti clienti della sua tavola.

Ha mutuato dall’ottocentesco filosofo Ludwig Feuerbach uno dei suoi slogan più provocatori: “siamo quello che mangiamo”.

Noi lo abbiamo intervistato.

 

Oggi Heinz Beck chi è? Uno chef, un ambasciatore della gastronomia italiana, un filosofo del cibo?

Chi fa questo mestiere ormai deve essere capace di gestire tutte le situazioni, deve essere un creativo e allo stesso tempo deve poter coniugare concretezza ed idee. Credo che per prima cosa siamo dei professionisti che lavorano ed hanno il compito di trasmettere valori e conoscenza ai professionisti del futuro.

La pasta rimane uno degli ingredienti più amati da chi mangia ma anche da chi cucina: che caratteristiche deve avere?

Da sempre sono un amante della pasta. Incontrando l’azienda De Cecco ho trovato dei prodotti fantastici e, soprattutto, una pasta che riesce a mantenere sempre gli standard di qualità.

La cultura gastronomica italiana della pasta  è una risorsa o un limite nella creazione di nuove ricette?

La pasta non può essere mai un limite. La cultura italiana lo ha eletto a piatto principe ma la dieta mediterranea ne ha certificato il ruolo fondamentale per una nutrizione sana ed equilibrata.
Riguardo alla versatilità del prodotto, poi, la pasta ha una personalità difficilmente eguagliabile per cui definirla un limite creativo non mi sembra giusto, anzi, se guardiamo la numerosità e la varietà delle ricette nelle quali viene proposta, è decisamente una risorsa.

Secondo Heinz Beck il piatto di pasta che più rappresenta la tradizione?

Scegliere un piatto tra tutti è davvero difficile. Forse, per me, il piatto più rappresentativo è la pasta pomodoro e basilico: semplice, gustosa e completa.

 

Secondo Heinz Beck il piatto di pasta che più rappresenta l’innovazione?

Come dicevo prima, la pasta è come la tela del pittore basta gestire in equilibrio i sapori e si possono creare piatti fantastici partendo anche dalle ricette più semplici. Noi, da anni, proponiamo gli spaghetti all’acqua di pomodoro e tartufi di mare, un piatto della tradizione che con una piccola variazione è diventato molto innovativo. Ecco, più che la singola ricetta, la differenza credo la faccia il metodo di ragionarci intorno.

 

Secondo Heinz Beck quali sfide dovrà affrontare nel futuro il settore della pasta?

Le sfide ce ne sono a decine ogni settimana. Dai costi di produzione, alla sostenibilità, al grano, ai trasporti, all’energia… sarà fondamentale per il settore individuare le possibili soluzioni a queste sfide cercando di proporre al mercato idee concrete ed attuabili.

Il consumatore cosa ricerca scegliendo un piatto di pasta?

Qui bisogna distinguere tra Italia e resto del mondo almeno in termini psicologici.

In  Italia la pasta è la soluzione; in famiglia un piatto di pasta mette tutti d’accordo oggettivamente.

All’estero è più complesso e dipende dal paese, dalla cultura e da tanti altri fattori, quello che è certo è che pasta è Italia per cui è buono; quindi chi cerca pasta cerca soluzioni veloci e gustose.

Collaborare con De Cecco che valore rappresenta e quali obiettivi si pone?

Il rapporto che ho con l’azienda De Cecco ha un valore, prima che professionale, umano e per me questo ha un valore enorme.
Da parte mia, costruito su una stima assoluta con rispetto ed ammirazione.
Professionalmente credo che le sfide del futuro per tutte le grandi aziende siano molte e molto articolate; parlare di obiettivi è davvero complesso e servirebbe un libro, però io credo che la fiducia dei consumatori sia la cosa più importante.