Nella loro terra d'origine, la Sardegna, si chiamano "malloreddus", che in dialetto sardo significa letteralmente "piccoli gnocchi", e sono considerati il piatto tipico per antonomasia.
Le peculiarità di questi piccoli gnocchi sono la dimensione, studiata per dare una consistenza inimitabile, e la superficie rigata, un tempo ottenuta schiacciando i pezzetti di pasta con il pollice sul fondo di un cesto di vimini chiamato "ciurili" e oggi realizzata utilizzando un tagliere scanalato.
Particolarmente gustosi con ricette tradizionali, in abbinamento a ricotta fresca o formaggio pecorino, gli Gnocchetti sardi sono ottimi anche con sughi di pomodoro o di carne.
Disponibili in confezione da 500 g e 3 kg.
L'origine dei Fedelini è da far risalire ai territori liguri della provincia di Savona a partire dal XIV secolo quando si cominciano a fabbricare i macharoni e tria, chiamati anche fidej, la cui caratteristica è quella di essere sottilissimi, caratteristica che ancora oggi li distingue dagli Spaghetti.
I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Fedelini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.
Disponibili in confezione da 500 g.