I benefici e i valori nutrizionali della pasta: le giuste calorie da gustare in tutte le salse
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I benefici e i valori nutrizionali della pasta: le giuste calorie da gustare in tutte le salse

La pasta: regina della cucina mediterranea, dai valori nutrizionali e sociali

Fonte di carboidrati e di allegria a tavola, le virtù e i benefici nutrizionali della pasta vanno ben oltre le tavole delle cucine italiane e non solo. Un alimento che ha radici antichissime – si dice fosse già ampiamente conosciuto ai tempi della Magna Grecia nel Sud Italia – eppur capace di restare al passo coi ritmi frenetici e mutevoli che influenzano, inevitabilmente, anche il modo in cui le persone scelgono di alimentarsi. La pasta, così famosa da avere un’apposita data celebrativa, il 25 ottobre, per esaltarne la versatilità – ne esistono oltre 350 varietà, dalle classiche alle più ignote – e la sua capacità di creare allegria e convivialità quando accompagnata da un buon sugo. E non siamo solo noi a dirlo dopo averne consumato un piatto nelle sue innumerevoli varianti, ma anche la scienza.

Più allegria e concentrazione, meno ansia e stress: i benefici del simbolo dell’italianità nel mondo

Proprio così: una giusta dose di pasta contribuisce alla produzione di triptofano, un aminoacido che è precursore della serotonina, il cosidetto “ormone del buonumore” che, all’aumentare della sua disponibilità celebrale favorisce il buon umore, riduce l’ansia e l’aggressività, oltre ad alleviare il mal di testa. Disturbo che potrebbe essere causato da un’intensa sessione di studio o di lavoro, ad esempio, e che un gustoso piatto di pasta potrebbe lenire, vista la disponibilità che i carboidrati complessi contenuti in essa hanno di glucosio, elemento essenziale per il cervello e la sua concentrazione. Chi si scaglia, poi, contro l’eccessivo contenuto di carboidrati dovrà ricredersi: una dieta restrittiva che li elimina porta sì ad un dimagrimento, ma a carico della massa magra. Un’alimentazione che includa la giusta quantità di pasta, associata a proteine e fibre, darà risultati migliori e più salutari secondo gli esperti.

Troppe calorie? Falso, tutto sta nella misura

Valori nutrizionali, certo, ma a quale costo calorico? Tutto sta nella misura: come ogni alimento, la pasta va consumata senza eccedere. Una sua porzione cotta, non condita, contiene dalle 180 alle 200 calorie. Nello specifico, nella sua versione “in bianco”, in un piatto della nostra pasta preferita troveremo 35.5 grammi di carboidrati, 2,1 grammi di fibre, 0.6-08 grammi di zuccheri, 6,7 grammi di proteine e 8,1 milligrammi di calcio. Gli esperti consigliano di consumarla una volta al giorno, tenendo presenti, come indicazioni di base che possono ovviamente variare in base a caratteristiche individuali, 70 grammi per le donne ed 80 grammi per gli uomini per quanto riguarda le porzioni.

Le varianti della pasta, per soddisfare tutti i palati

Di paste ce n’è per tutti i gusti, anzi, per meglio dire, per tutte le salse. Partendo dal grande classico, quella di semola, le varie declinazioni introdotte per renderla un piatto godibile ad una più ampia platea di persone sono molteplici, e ciascuna con i propri specifici benefici. Menzione d’onore per quella integrale, ricca di fibre e per questo alleata vincente di una corretta regolarità intestinale. Essa, presenta qualche caloria in meno rispetto a quella di semola, dalle 320 alle 350 per 100 grammi. La maggiore concentrazione di magnesio, ferro e potassio regola più efficacemente la glicemia. Impossibile poi non menzionare la pasta all’uovo, con apporti energetici simili a quella di semola seppur con una maggiore presenza di ferro.