I Tortiglioni sono una delle tantissime varianti del maccherone, uno tra i più antichi formati nati a Napoli.
Il loro nome fa naturalmente riferimento al formato e deriva dal latino-volgare tortillare che indica letteralmente avvolgere a spirale con un caratteristico disegno della lavorazione al tornio.
Sono un formato particolarmente versatile e allo stesso tempo originale, che predilige per tradizione i condimenti corposi.
I Tortiglioni sono ottimi se conditi con ragù succulenti a base di carni. Buoni anche accompagnati da salsa di pomodoro o da sughi di verdure e pomodoro. È un formato particolarmente adatto anche per pasticci al forno.
Disponibile in confezione da 500 g e da 3 kg.
Pasta che lo chef ama perché è un ricordo gastronomico radicato nella memoria sin dall’infanzia. È una materia povera, spiega, ma è anche un prodotto difficile, che richiede assoluta professionalità, per ottenere un risultato finale degno di essere definito italiano e quindi da portare orgogliosamente in tutto il mondo.
Tratto dal libro Pasta Damare - Cristiano Andreini
L'origine dei Fedelini è da far risalire ai territori liguri della provincia di Savona a partire dal XIV secolo quando si cominciano a fabbricare i macharoni e tria, chiamati anche fidej, la cui caratteristica è quella di essere sottilissimi, caratteristica che ancora oggi li distingue dagli Spaghetti.
I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Fedelini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.
Disponibili in confezione da 500 g.